ale3006

mercoledì, giugno 13, 2007

Italia corrotta

Spesso la gente non ci crede. Non è possibile proprio pensare che ci sia gente in grado di farsi corrompere. Pare impossibile che la polizia, che dovrebbe combattere questo genere di cose, sia la prima a farsi corromprere. Per alcuni ormai non è più una novità. L'altro giorno ad esempio passando per una via, verso le 3 di notte, vedo una volante della polizia locale che accosta a fianco a una prostituta. Inizialmente pensavo fosse per farle storie ma poi vedo la signora che si slaccia uno stivale e passa al poliziotto una mazzettina. Poi l'auto prende la bustarella e se ne và. Ero sbigottito. Ma del resto a questo mondo sono tutti in un modo o nell'altro corrotti. Fuori dalle discoteche è ormai all'ordine del giorno che passi una volante e che uno dei gestori gli allunghi una bustarella.
Questo però non è giusto. E' uno schifo. Come può essere che anche la giustizia si faccia corrompere. Perchè? Paghiamoli di più per dio! Non voglio vivere in un paese dove essere corrotti è una consuetudine.

mercoledì, gennaio 24, 2007

Scaricare file protetti da copyright non è reato se non c’è fine di lucro.

Due giovani studenti del Politecnico di Torino sono stati giudicati innocenti dalla Corte di Cassazione che ha ribaltato le precedenti sentenze di grado "minore" dopo aver messo in rete e condiviso giochi per playstation, film e musica. Il concetto di fondo della sentenza è che i due ragazzi non avevano nè duplicato, nè messo in condivisione, nè scaricato file per fini di lucro, ma solo per interesse e uso personale.
Fino a poche ore fa si leggeva che scaricare file protetti da copyright non è reato secondo la Corte di Cassazione Italiana se non c'è fine di lucro. Quella che segue è la definizione di fine di lucro in tema di file sharing: "deve intendersi un fine di guadagno economicamente apprezzabile o di incremento patrimoniale da parte dell'autore del fatto, che non può identificarsi con un qualsiasi vantaggio di genere; né l'incremento patrimoniale può identificarsi con il mero risparmio di spesa derivante dall'uso di copie non autorizzate di programmi o altre opere dell'ingegno, al di fuori dello svolgimento di un'attività economica da parte dell'autore del fatto, anche se di diversa natura, che connoti l'abuso".
Ora è però importante fare un pò più di chiarezza. Scaricare senza autorizzazione file protetti da diritto d'autore non è legale: le normative attuali prevedono che il semplice download sia sanzionabile sul piano amministrativo mentre la condivisione di materiali protetti è a tutti gli effetti perseguibile penalmente. Il fatto quindi che scaricare file senza condividere non sia un reato non è dunque una novità: è, e rimane, un illecito. Che poi questo sia difficilmente perseguibile è tutto un altro paio di maniche.

lunedì, gennaio 22, 2007

Breve storia del rap

sugarhill gangCon un ritornello ed un giro di basso, "rubato" da "Good Times" degli Chic, che ben presto entro' nelle orecchie di tutti, iniziava nel lontano 1979 l'ascesa nelle classifiche e nelle radio i tutto il mondo di "Rapper's Delight", dell'allora sconosciuta Sugarhill Gang.
I primi coraggiosi dj facevano ballare la gente ai party, nei giardini pubblici o lungo le spiagge semplicemente esibendosi con due piatti e mixando basi e dischi; poi in seguito si aggiunse la figura dell'MC (Masters of Cerimonies), dotato di una rima facile e della capacita' di stare dietro al dj anche durante i passaggi piu' impegnativi. In generale comunque i piu' intraprendenti facevano arte in modi diversi, chi appunto cantando, chi mixando, altri disegnando e altri ancora ballando.
L'uscita del disco della Sugarhill Gang e' pero' significativa perche' contribuisce a diffondere questo genere, relativamente nuovo, presso una vasta schiera di persone; da li' in poi fu molto piu' facile imporre questo modo di fare musica e nel 1980 arrivo' al successo un'altro grande nome, Kurtis Blow, a cui segui' Grandmaster Flash, nel 1982, che apre la strada al rap "impegnato".
Fino a quel momento, il modo di fare rap era ampiamente basato sulla mescolanza di breaks e musica elettronica, ma ben presto con l'arrivo sulla scena dei mitici RUN DMC tutto cambia, e il loro stile (fatto di un suono scarno ed essenziale ma potentissimo e farcito di riff di chitarra) diviene ben presto un nuovo punto di riferimento.
Anche i contenuti cambiano, ed iniziano a vedersi testi piu' espliciti, con molte oscenita' e contenenti invettive contro tutto e tutti, modo di scrivere da cui poi prendera' vita il gangsta rap. In questo periodo intanto si affaccia sulla scena il primo gruppo rap formato da bianchi: i Beastie Boys, e il loro album d'esordio "Licensed To Ill" diviene vendutissimo in breve tempo, dimostrando cosi' che il rap (come altri generi prima di lui) riesce ad abbattere le barriere razziali.
Quello che invece non si riesce ad eliminare, e' l'ostilita' verso le donne: sono poche quelle che riescono ad affermarsi in un ambiente dove effettivamente vengono prese in considerazione solo dal punto di vista sessuale, secondo il mito del "Machismo" molto in voga in quel periodo (ICE-T disse "Fin dall'inizio della mia carriera mi hanno accusato di sessismo perche' sono sincero e dico apertamente com'e' che gli uomini vedono le donne. Un sessista vede le donne semplicemente come pezzi di carne. Il fatto e' che gli uomini guardano le sporgenze delle donne, e le donne guardano le sporgenze degli uomini. Questo e' sessismo?"). Comunque qualche figura femminile riusci' ugualmente ad imporsi e a farsi spazio: un nome su tutti, Queen Latifah.
Nel 1987, il mondo del rap fu scosso da un vero e proprio terremoto di nome Public EnemyN.W.A., Ice Cube, Ice-T (nome preso da una canzone di James Brown, "Public Enemy n.1", dedicata all'eroina). In un periodo in cui tutti sembravano fare a gara per sfoggiare catene d'oro, medaglioni, borchie, e molti rappers erano ormai delle parodie di se stessi, si fanno avanti armati di sveglie al collo e delle tesi e le ideologie di Malcom X e dell'Islam. E proprio i Public Enemy, insieme a , sono responsabili della trasformazione del rap nella "CNN" della gente di colore; nei dischi i testi si fanno polemici e politicizzati, vengono inseriti rumori e discorsi di strada, propagande, denunce, spesso scontrandosi con la rigida censura americana. Purtroppo questo sancisce anche l'esplosione della violenza nei ghetti neri, e questo finisce inevitabilmente per interessare anche il dorato mondo di Hollywood, dando vita a varie pellicole fra cui ricordiamo "Colors", "New Jack City", "Boyz'n The Hood", "Juice".
Ma il mondo del rap e' in continua evoluzione, e gia' si succede un'altra ondata di artisti fra cui spiccano De La Soul e Jungle Brothers, che fissano nuove tendenze sia nei testi che nell'aspetto, e si fanno largo nuove filosofie basate su simboli di pace, a tal punto che alcuni rappers come per esempio KRS-One si trasformano da gangster in sostenitori di movimenti che mirano a fermare la violenza.
All'inizio degli anni 90 si intravedono dei palesi tentativi di commercializzazione del rap, da qualcuno definito "entertainment", e ne sono responsabili personaggi come MC Hammer e Vanilla Ice... fortunatamente il fenomeno ha vita breve, e l'hip hop inizia a tornare alle origini, mescolandosi alle sonorita' dei generi che l'hanno "creato" come il jazz e il R&B, dando origine a gruppi interessanti come i Dream Warriors, gli US3, o i Gang Starr di Guru (autore fra l'altro del progetto Jazzmatazz), e a collaborazioni con artisti del calibro di Herbie Hancock, Ronnie Jordan, John Coltrane.

Per quello che riguarda l'Italia, le cose si fanno piu' recenti, e si puo' parlare di un vero e proprio movimento solo a partire dagli anni 90, quando l'hip hop inizia a diventare un fenomeno nuovo nel nostro panorama musicale.
Prima la scena era molto underground, con una forte emulazione del rap americano, una grande attenzione piu' all'apparenza che all'essenza (la posa giusta, la scarpa giusta, spesso contavano piu' dei pezzi stessi), e molte produzioni erano estremamente commerciali, senza considerare le incomprensioni e le tensioni fra le diverse aree geografiche ("abbiamo cominciato male, col rap commerciale e stupide lotte fratricide fra di noi... pensa alle tue rime fatti i ca**i tuoi..."-Articolo 31, "Questo e' Il Nostro Stile"). Ovviamente non tutti la pensavano in questo modo, basti pensare a DJ Gruff che dall' 83 si stava muovendo per tentare di evitare che l'hip hop diventasse semplicemente una moda: le produzioni che ha spinto hanno plasmato dal nulla lo stile e lo slang che oggi e' proprio dell' Italia.
Iniziano a nascere "posse" come funghi, alcune indubbiamente vere ed impegnate, altre emule e modaiole, e la Onda Rossa Posse da' il via al rap militante e politicamente schierato con "Batti il tuo tempo". Poco alla volta il rap in italiano inizia ad acquistare una personalita' sempre maggiore, sia nei testi che nel sonoro, e la lingua italiana stessa prende piano piano il posto dell'inglese; la scena si fa piu' unita e finalmente coesistono diverse realta' e dialetti senza contrasti, e molti gruppi prendono direzioni musicali diverse (come per esempio gli Almamegretta).
E cosi' vediamo che Neffa, tra il 1991 e il 1992, oggi sulla cresta dell' onda, entra con DJ Gruff, come batterista nell'Isola Posse All Stars che ha dato il via al fenomeno delle posse e del primo rap in italiano; nel frattempo iniziava a sperimentare il rap. Quindi, dopo il cambio di nome da Isola Posse All Stars a Sangue Misto, esce nel 1994 SXM, disco che segna la definitiva entrata dell'hip hop (e non solo del rap) in Italia.
Dopo alcune loro produzioni, tra cui Zero Stress e La Rapadopa, il loro stile ha permeato ogni barriera, e ogni formazione hip hop tentera' di seguirlo. Gruff, con Neffa e Deda, erano a livello underground famosissimi, ma con difficolta' sfondano anche questo muro. Dopo alcuni anni di riflessione (nel 1996), Neffa accompagnato dai Messaggeri della Dopa (cioe' i piu' grandi esponenti del mondo hip hop quali Kaos one, Deda, Phase ][ e molti altri) decide di presentarsi al grande pubblico, senza commercializzare il prodotto, ed e' un successone: non c'e' nessuna "Serenata Rap" e nessun "Domani", e non e' nemmeno tanto "Tranquillo come domenica mattina", e di certo non e' lei quel che vuole... Neffa presenta la sua vita in tutte le sue sfaccettature.

domenica, gennaio 21, 2007

Hiperstat, dialer da un servizio di statistiche

Ciao a tutti. E’ da un pò che non scrivo su questo blog, un pò per pigrizia e un pò per mancanza di tempo.
Oggi però è successa una cosa. Da un pò di tempo ricevo delle email da visitatori (anche di questo blog) che mi informano di visualizzare popup e dialer nei miei siti. Per un periodo non ho badato molto a questa cosa dato che io non ho mai visto nulla del genere in nessuno dei miei siti. Però l’altro giorno mi sono messo d’impegno e ho scoperto che il problema riguardava il mio contatore: Hiperstat.
Hiperstat è un servizio gratuito di statistiche per siti web che permette di monitorare pagine viste, provenienza, chiavi di ricerca e soprattutto permetteva di non far visualizzare il logo. Diciamo un servizio più che ottimo.
Per tenere sottocontrollo il sito web con Hiperstat occorre copiare un codice Javascript e incollarlo nelle tue pagine web. Ma purtroppo questo codice non serve solo a tenere sottocontrollo il tuo sito ma anche per diffondere dialer (programmi che effettuano connessioni a numeri a pagamento che fanno alzare la bolletta telefonica. In parole povere cosa succede? Ogni utente che visita il vostro sito vedrà una finestrella per scaricare un programma che farà magicamente alzare la vostra bolletta del telefono.
Hiperstat non è il solo servizio “trappola”. Ci sono anche Freestat, Ostat e Mystat. E sapete il bello? Sono tutti dei surrogati di Specialstat. Stessa home con colori diversi.
Cosa scegliere allora? Il mio consiglio è utilizzare Google Analytics, un servizio DAVVERO gratuito e completo.
Un’ulitma cosa: per diminuire le possibilità di ricevere popup da siti poco sicuri usate Firefox che potrete scaricare da qui.
Per saperne di più scrivete pure sotto questo post.

domenica, ottobre 29, 2006

Sex Pistols - Personaggi (parte 3)

I componenti originari furono Paul Cook (batterista), Glen Matlock (bassista), Steve Jones (chitarrista) e John "Johnny Rotten" Lydon (cantante), senza dimenticare il produttore Malcom McLaren, vero "manovratore" del gruppo. Successivamente al posto di Matlock entrò nel gruppo Sid Vicious (il vero nome è presumibilmente John Simon Ritchie, ma non è mai stato confermato ufficialmente), divenuto famoso non per la sua abilità con il basso (in realtà quando entrò nel gruppo non lo sapeva suonare per niente) ma per la grande personalità anticonformista e ribelle e soprattutto per la scena. Sid Vicious morì il 2 Febbraio 1979 nel suo appartamento di New York dopo un'overdose di eroina.

Il gruppo, convenzionalmente, si sciolse durate un concerto a San Francisco, il 14 gennaio 1978, quando Lydon abbandonò il palco e il gruppo, esasperato per il comportamento di Malcolm McLaren.

Nel periodo successivo allo scioglimento del gruppo e fino al 1985, il tecnico del suono del gruppo, Dave Goodman, fece uscire degli album spacciandoli per pezzi dei Sex Pistols inediti (come Land of Hope and Glory) e alcune registrazioni live rimaneggiate (come la prima versione del Live in Chelmsford Prison). Questa produzione viene generalmente attribuita al gruppo fantasma Ex Pistols, e non è assolutamente da considerare materiale del gruppo originale.

Quindi rimasero in vita per poco più di due anni, ma stupirono tanto la società di quel tempo con i loro ideali, ed ancora oggi vantano parecchi estimatori.

A causa della loro breve attività, l'unico album inciso in studio direttamente dal gruppo è Never Mind the Bollocks, Here's the Sex Pistols (che io posseggo tra l'altro). Tutti gli altri album usciti a nome del gruppo sono antologie, live o bootleg, o la famosa colonna sonora del film "The Great Rock n'Roll Swindle", contenente diversi pezzi inediti e diverse versioni di famose canzoni dei Sex Pistols

Organizzarono una reunion con la formazione originale nel 1996 intitolandola "Filthy Lucre Live" ("Concerto a scopo di lucro!") e in occasione del Giubileo della Regina del 2003 (dichiarandosi indignati per non essere stati invitati al concerto organizzato per l'occasione).

Nel 2001 esce il film/documentario "Oscenità e Furore" (titolo originale: "The Filth And The Fury") diretto da Julien Temple, dove vengono intervistati i membri del gruppo, ripercorrendo la loro storia con video e live inediti. Da segnalare anche il precedente lavoro rigurdante i Sex Pistols firmato Julien Temple: "The Great Rock n'Roll Swindle", girato nel '78, da cui è stata tratta la omonima colonna sonora. Altro film interessante è "Sid e Nancy" di Alex Cox.

Links utili:
wikipedia.org
www.ondarock.it
www.alevicious.altervista.org